lunedì 7 maggio 2012

Cosa succede?

Tutti presi dai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto della Juve...
e io che credevo fosse per la vittoria di Hollande...
Ciò premesso, glisserei allegramente sugli episodi calcistici che mi coinvolgono poco e che contribuiscono a farmi sentire fuori dal mondo e andrei oltre :o)
Mi ronzano in testa alcune domande, una su tutte: ma veramente in Europa si sta determinando un cambiamento?
Hollande è il nuovo volto della Francia la cui missione è “dare alla costruzione europea una dimensione di crescita, occupazione, prosperità e futuro”, avendo come punto fermo che “l'austerità non può più essere una fatalità”
In Grecia hanno perso i due partiti che sostenevano le misure di austerità richieste da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale per concedere i loro prestiti, e hanno trionfato i partiti che in campagna elettorale avevano duramente contestato le politiche di austerità adottate dal governo.
Si parla di vincita della sinistra in Francia e di vincita della destra in Grecia, ma a me sembra sopratutto la sconfitta della politica europea.
E se in Germania, modello di sviluppo assunto dall'Europa per uscire dalla crisi, il partito di Angela Merkel ha perso tre stati negli ultimi due anni e adesso corre il rischio di perdere il governo di un altro stato tradizionalmente conservatore qualcosa vorrà pur dire no?
Ci stanno propinando da mesi il modello tedesco come soluzione di tutti i mali, ma siamo veramente sicuri sia così?
È vero che l’economia tedesca appare e, sottolineo appare, in ottima salute, con una interessante diminuizione del numero di disoccupati e un notevole surplus di offerte di lavoro rispetto alle domande, ma è realmente tutto oro quello che luccica????
lo Spiegel mette in luce qualcosa che viene taciuta dai più: “non tutti i lavoratori beneficiano dei proventi che genera questa crescita, e che milioni di tedeschi, al contrario, hanno salari pressoché bloccati.”
Molti sono i contratti a termine che hanno creato in questi anni milioni di precari, con pochissime possibilità di essere assunti a tempo indeterminato (nel primo anno questa possibilità è inferiore al 10 per cento) e basse retribuzioni.
È vero che Volkswagen, nei primi 3 mesi del 2012, nonostante la crisi europea, ha registrato un aumento degli utili di oltre il 10 per cento rispetto all’anno passato, ma a che prezzo?
Farei notare che Volkswagen controlla Audi al cui interno sono presenti quattro gruppi di lavoratori: i dirigenti, i colletti bianchi, gli operai e i lavoratori nell’amministrazione
I primi 2 guadagnano bene, e il loro compenso è in crescita, debitamente supportato da bonus e agevolazioni di vario tipo
I secondi 2 gruppi, costituiti prevalentemente da giovani, assunti part-time o a tempo pieno, ma con contratti a tempo determinato hanno salari che scendono anche a 800 euro al mese senza la benchè minima traccia di bonus aziendali
È questa la svolta che l'Europa vuole “venderci”?
Forse dovremmo rivedere la politica europea...

E mentre in Serbia si va al ballottaggio tra filoeuropei e nazional-populisti, accomunati dal sostegno all’adesione della Serbia all’Unione Europea in Russia si insedia Putin, tra il plauso dei presenti, le manifestazioni in piazza e la vicinanza del suo amico Silvio...

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