Tutti
presi dai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto della Juve...
e io
che credevo fosse per la vittoria di Hollande...
Ciò
premesso, glisserei allegramente sugli episodi calcistici che mi
coinvolgono poco e che contribuiscono a farmi sentire fuori dal mondo
e andrei oltre :o)
Mi
ronzano in testa alcune domande, una su tutte: ma veramente in Europa
si sta determinando un cambiamento?
Hollande
è il nuovo volto della Francia la cui missione è “dare alla
costruzione europea una dimensione di crescita, occupazione,
prosperità e futuro”, avendo come punto fermo che “l'austerità
non può più essere una fatalità”
In
Grecia hanno perso i due partiti che sostenevano le misure di
austerità richieste da Unione Europea, Banca Centrale Europea e
Fondo Monetario Internazionale per concedere i loro prestiti, e hanno
trionfato i partiti che in campagna elettorale avevano duramente
contestato le politiche di austerità adottate dal governo.
Si
parla di vincita della sinistra in Francia e di vincita della destra
in Grecia, ma a me sembra sopratutto la sconfitta della politica
europea.
E se in Germania, modello di
sviluppo assunto dall'Europa per uscire dalla crisi, il partito di
Angela Merkel ha perso tre stati negli ultimi due anni e adesso
corre il rischio di perdere il governo di un altro stato
tradizionalmente conservatore qualcosa vorrà pur dire no?
Ci stanno propinando da mesi il
modello tedesco come soluzione di tutti i mali, ma siamo veramente
sicuri sia così?
È vero che l’economia
tedesca appare e, sottolineo appare, in ottima salute, con una
interessante diminuizione del numero di disoccupati e un notevole
surplus di offerte di lavoro rispetto alle domande, ma è realmente
tutto oro quello che luccica????
lo Spiegel
mette
in luce qualcosa che viene taciuta dai più: “non
tutti i lavoratori beneficiano dei proventi che genera questa
crescita, e che milioni di tedeschi, al contrario, hanno salari
pressoché bloccati.”
Molti sono i contratti a
termine che hanno creato in questi anni milioni di precari, con
pochissime possibilità di essere assunti a tempo indeterminato (nel
primo anno questa possibilità è inferiore al 10 per cento) e basse
retribuzioni.
È vero che Volkswagen, nei
primi 3 mesi del 2012, nonostante la crisi europea, ha registrato un
aumento degli utili di oltre il 10 per cento rispetto all’anno
passato, ma a che prezzo?
Farei notare che Volkswagen
controlla Audi al cui interno sono presenti quattro gruppi di
lavoratori: i dirigenti, i colletti bianchi, gli operai e i
lavoratori nell’amministrazione
I primi 2 guadagnano bene, e il
loro compenso è in crescita, debitamente supportato da bonus e
agevolazioni di vario tipo
I secondi 2 gruppi, costituiti
prevalentemente da giovani, assunti part-time o a tempo pieno, ma con
contratti a tempo determinato hanno salari che scendono anche a 800
euro al mese senza la benchè minima traccia di bonus aziendali
È questa la svolta che
l'Europa vuole “venderci”?
Forse dovremmo rivedere la
politica europea...
E
mentre in Serbia si va al ballottaggio tra filoeuropei e
nazional-populisti, accomunati dal sostegno all’adesione della
Serbia all’Unione Europea in Russia si insedia Putin, tra il plauso
dei presenti, le manifestazioni in piazza e la vicinanza del suo
amico Silvio...